Esce il 15 novembre “Gli inquilini del sottoscala”

Gli inquilini del sottoscala è l’album d’esordio del progetto Bande rumorose in A1, duo composto da Matteo Bosco e Valeria Molina. Il disco, che si articola in 8 tracce, prende la forma di una riunione condominiale di pensieri, paure e immagini, affrontando temi complessi con ironia, riflessione e denuncia sociale. Ogni brano esplora un aspetto diverso della condizione umana e del mondo contemporaneo:

  1. IL BLUES DI EVIN – Racconta la voce delle donne detenute nel carcere iraniano di Evin, incarcerate per aver lottato per i propri diritti.
  2. FACCIO PENA A PAVESE – Una riflessione sulla delusione, con un tocco di ironia che offre una via di consolazione, passando anche per il ricordo di Cesare Pavese.
  3. THOMAS SANKARA – Le voci si intrecciano, raccontando la storia del leader del Burkina Faso, Thomas Sankara, che misurava il successo del suo mandato attraverso la felicità della sua gente, prima di essere assassinato durante un colpo di stato.
  4. GLI STATI FINITI – Un brano che esprime la sofferenza di chi subisce abusi da parte di altri, dello Stato o delle proprie emozioni, citando la noia come uno dei sentimenti più dolorosi nei campi di concentramento.
  5. L’ANALISTA RENATO – Un tributo a Renato Cacciopoli, matematico e anarchico, che incarna il genio tormentato e l’idealismo romantico.
  6. MI COMMUOVO AI SONDAGGI – Una riflessione sulla società moderna, che sembra più preoccupata delle statistiche e delle percentuali che del benessere reale degli individui. La paura di non sentire più gli altri emerge come un tema centrale.
  7. NUVOLE ROSSE – Una critica alla paura del “diverso” e alla mancanza di empatia verso ciò che è considerato alieno o minaccioso. L’ironia stempera la rabbia, mentre il brano mette in luce la tristezza di una società sempre più intollerante.
  8. CANZONE POP PER FIDANZATE INDIE – L’album si chiude con una critica al mondo indie, spesso visto come settario, forzato e privo di autenticità.

In questo debutto, Bande rumorose in A1 mescolano riflessioni politiche e sociali con una forte componente emotiva e musicale, portando alla luce un mix di angoscia, speranza e critica verso la contemporaneità.