Prosegue il tour di Erica Mou per presentare “Cerchi”

Polish_20241217_174639726

Dopo i primi concerti al Teatro Petrella di Longiano (FC) e all’Auditorium Parco della Musica di Roma, prosegue il tour di Erica Mou per presentare “Cerchi”, il suo nuovo album di inediti pubblicato lo scorso 15 novembre. Settimo lavoro discografico di Erica Mou, “Cerchi” si compone di undici tracce che raccontano un cammino di crescita attraverso la circolarità del tempo. Un cerchio che non si chiude mai del tutto, dove eventi e relazioni si ripresentano in forme simili, trovando però l’ascoltatore profondamente cambiato. È un disco che celebra la riconciliazione con sé stessi, l’accettazione e il cambiamento. L’album si apre con il brano “Madre”, un ponte tra il suo recente libro “Una cosa per la quale mi odierai” (Fandango Libri) e il nuovo lavoro musicale. La chiusura è affidata a “Canzone per la me che sono stata”, una lettera personale che invita a guardare il passato con perdono e dolcezza. Tra i temi trattati spiccano l’incertezza dell’età adulta, il peso delle aspettative, il dialogo tra fede e cambiamento, e la ricostruzione di un senso di completezza. Ogni canzone è un anello di una collana, una tappa del percorso che invita a tornare alle origini ritrovandosi trasformati. I brani sono nati durante una residenza artistica al Teatro Petrella di Longiano, in collaborazione con i musicisti Molla e Flavia Massimo, che da tempo affiancano il percorso musicale di Erica. Le canzoni sono state registrate in una dimensione live, catturando l’autenticità del momento della loro nascita e restituendo un’esperienza sonora intima e sincera. “La prima e l’ultima canzone si tendono le mani a descrivere un cerchio. Ogni brano è un anello, una maglia di una collana. Si torna da dove si è partiti ritrovandosi diversi, tenendosi stretta la voce che conserva le tracce del percorso fatto. Le sonorità seguono lo stesso indirizzo dei testi, registrate quasi come se si potesse fotografare il momento della nascita delle canzoni, trattenendone la verità”. Un lavoro profondo e ricco di significato, che testimonia ancora una volta la capacità di Erica Mou di unire introspezione, poesia e autenticità musicale.